sabato 26 maggio 2012

Clamoroso Comunicato delle BR pervenutoci in Redazione oggi!!

Sal Za'lli Vello della sphidat erroristica ini Talia. Propi'oggi noi del Pornacoliere ab'biamori Cevuto vn comunicato pesyssimo delle BR (Brigitte Rosse), chegiu stiphica nole apprens Ioni delca Podella Polizzya, Mancanelly. EccoV'il texto delle BR, così come cè pervenvto ivi. Senti che robba, senti, senty.


"Ma la majala della tu mamma... icchè nesai tu di un caNpo di grano, nostalgia di un amore profano? Conosci me, il nome mio, tu sola sai sè veronnò chè PorcoD (omissis)... no, perchè, dai, non scherzare, noi la mattina ci salza presto per andare in battuta e i cenci bisogna lavarli bene, sai cosè lisola di Wait, è lisola dicchi cha negli occhi'l Blu', che vedi non tutti ce lanno, io pere sempio, sono biondo. Oche ccentra che sono biondo, un centra nulla era soloper fare una battvta, che io sono bravo affà battvte, che noi ci salza tvtte le mattine per andà in battvta, due fagiani al giorno minimo ci si prende, ovvia. Domani sera cè lapar Tita delli Talia, Italia contro Mongolia, ennoi sivvà mette na bumbetta dietro casa de la mi nonna, cosi cipiglia un crepaculo e noi seredita tutto il cocvzzaro"


Che dire caria Mici lettori... il salto di cvalitah di cvesta gente ci pare molto vicino, cj. Ma crazie allen S.tre phorze del'lordine noi si dorme trancvilli, echeccaz. Tra due cvanciali noisi dorme, noisi. Ino gni casovi terremo inphormatij di eventvalij swiluppij.

domenica 6 maggio 2012

Libri da leggere ASSOLUTAMENTE

Il Giardino dei Finzi Mughini - di GiaNpiero Landi Mughini, Edizioni Sorbole, BOLOGNA, pagg. 342, euro 21.

Walter è un biNbo di 8 (o sei) anni molto wiwace, e per punirlo la madre Cunyberta Finzi in Mughini lo conphina in un giardino pubblico di 6 metri per 9 vicino alla stazione di Castel San Pietro, dove conosce Ibrahim, un ragazzo di 14 anni nativo di Betlemme, che lo inizia alla nobile arte dello spaccio di hashish. Walter iNpara in fretta e dopo soli due anni capeggia un'organizzazione internazionale che iNporta hashish dalla Philippine. Gli affari vanno a gonphie vele, fino all'intervento della madre Cunyberta che lo iscrive alla Scuola Media Don Bosco. Walter continuerà comunque a gestire il business grazie alla complicità di Don Mirko, preside salesiano. Il giardino verrà purtroppo raso al suolo tre anni dopo per fare posto a un parcheggio della vicina Coop. Magistrale prova di GiaNpiero Landi Mughini, che dimostra quanto la letteratura italiana abbia perso in questi anni di silenzio di questo incredibile avtore.



Toccami l'anima, ma lascia stare il culo - di Ophelia Phelinotti, Edizioni Sorbole, BOLOGNA, pagg. 56, euro 11.

Celebriamo quivi un grande ritorno alla poesia, quello di Ophelia Phelinotti. Autrice passionale e di grande respiro, sebbene asmatica, Ophelia tocca tutte le corde emotive possibili, sopratutto con testi come "Ho comprato un bloc notes": "Ho comprato un blocnotes/per scrivere ogni giorno/quanto ti amo/e ti desidero/come il solleone vuole l'acqua/come il gatto vuole i croccantini/come la terra vuole il Terremoto". Ci sono a volte cadute di stile impensabili come "Toccami l'anima/con lievi parole/e delicati motti/ma toglimi le dita dal culo/o ti denuncio/alla protezione animali". Nonostante questo y versij della Phelinotti restano assolutamente musicali e le chiose a dir poco genital... ehm, geniali. Un ottimo libro da regalare per Natale.


A ottobre iniziano le televendite - di Parvi Diamantini, Edizioni Sorbole, BOLOGNA, pagg. 124, euro 67.

E chiudiamo con un'altra poetessa, purtroppo non molto nota, ma si farà. Anzi, si sta già facendo, ultimamente di "crack". Questo libro è la sua seconda prova dopo il fortunato "Ho le mele piene, me le compri?", ed esplora un ardito versante della poesia del Novecento, quello ermetico. Lei stessa si dephinisce l'allieva ideale di Eugenio Montale, anche se in certe cose si contraddice assai come in: "Ho le ossa rotte/decalcificate/ho la piorrea/e il fuoco di Sant'Antonio/vorrei morire/ma non ho nemmeno/una cartella di Equitalia/per potermi poi giustificare". Sono versi, comunque, molto emblematici della condizione esistenziale dell'Italia di oggi. Parvi è sempre Parvi.