mercoledì 26 dicembre 2012

FINI alle Fogne! Pernacchioni è comunista?

Clamoroso skup!!! Silvio Pernacchioni è venvto nella ns.ra vmile sete eah rilashiato alcvne dikiarazionij da lasciarcj senza phiato. Quello che segve è vn estratto di qvanto ha detto aj dve redattorij, Alcide Brunazzi & Pralino De Fructibus.

A:  Cuale onore awere un cerebrol... ehm, una phine testa come lei svlle nostre phrequenze telemitiche.
P:  Cionori delle sue stronz... ehm, vedvte pollitiche, ciò.
S:  Sentite, lossoh che voi siete 2e Qomvnisti, seoh  accettato epperchè sono talmente indietro co' sondaggij chemi tocc'andare da tvtti, ma propio tvtty...
A:  Qomvnista? Chieh qomvnista? Tv... Pralino! Tv... sei comvnista?
P:  Je? Mommanch po' cacchio!
S:  Non cercate di gabbarmij. Tanto gl'itaglianij losanno chisie tevoi 2e!
P:  Abbè, selo sanno già...
A:  Vabbeh... senta, veniam'annoj, Presiresidente. Quanto dichiara ogn'anno?
S:  Abbastanza per costruire vn caNpo dicon centramento erin chiudervi, se non la phinite dirom pereglize Bedej!.
P: Vabbene, veniamo alsodo dell'vovo. Y'i  sondaggij ladanno vltimo persino dietro alpar Tito de' Pensionati. Cvale phorza sovrvmana laspinge arican didarsij?
S: Perchè amme piaciono lesphide. Epperchè sono 1o sportiwo, nonostante lemie 76 primawere. Sachemi sono phidanzato dire cente con 1a zoc... mign... ehm... fancivlla disoly 2otto ani? Essa cuante volte al giorno phacciamo ciph-cioph, eh? Prowi a dire, prowi...
A:  Una? Due? Tre?
S:  Ma quello al massimo è il nr. delle pippe  che si pha lej guardando la pharphalla di Belen. Jo, mio caro... Dodici volte al dì!
A:  Uellahhh, bum! Massimo saranno peranno, cioeh na volta'l mese!
P:  Ma prima odopo dianda reaca gare?
S:  Guardate che vi cuerelo, che oggi noneh gior Nata! Io sono Vn bvono manon prowocate Mi!
A:  Allora, cosala spinge ari candidarsij?
S:  Perchè se non phosse permmeh li'Talia andrebbe a pvttane...
P:  No, ancora di più?
S: Sentah... proprio stanotte oh fatto un sogno teribbile... petti che jelo dico... c'era Di Pietro alla Qltura e, pensi, Fini alle Fogne... uhuhuhuhuh...
A:  Ahahahahaha...
P:  Ihihihihihihi... come ne' vecchi slogan... "Fascisti, carogne! Tornate nelle fogne!"
A:  Ma, Pernacchioni... lei dvncve... eh... comvnista'a?
S:  Manon lodica nemmen per ischerzo! Qomvnista may!
A: Incredibbile, mici ascoltatori, ebbenessì, Pernacchioni ah vn sottophondo'o comvnista... ahappena detto FINI ALLE FOGNE!
P:  Roba che non sisen tiva da'annij.. uno skup!
S:  Ma che state dicendo? Mivo letero vinare, phorse?
P:  Ma tanto... peggio diccossì...
S:  Ma jovi denvnzio, iovi manto inga lera! Marroba dapazzyi! (eshe paonazzo)
A: Pralino, ecco, 6i con Tento? Lay phatto 'ndar via, pover'vomo! Sej proprio vn (1n) qomvnista!
P:  Ma qomvnista sarah la tu' sorella e la tu' nonna e la tu' mamma e la tu' cugina che battono a Follonica, maremmajala!
A:  Ole tve parenti tvtte cheo perano sul'ladriatiha zona Mirabilandia...

Comvncve, coNplimenti phinali aparte, ebbenessih, Silvio Pernacchioni sotto sotto eh Qomunista. La phrase Phini alle phogne è un residuo Y deologico degliani 70 ch'ewidentemente Pernacchioni non eh rivscito a rimvovere. Solonnoi potewamo phare cvesto skvp, grazi'ai ns. potentij mezzij. Orasa pete tvtto, rego latevi mò.




giovedì 20 dicembre 2012

Lo "Slego" dell'vltima noche del Mondo


Pre messoche NOI (nojo) del Pornacoliere (ecs Lipornocronaca) non cj crediamo, non cj, ai Maya eaj loro cazzi di prophezje, ea tutt'i stracazzi din terpre tazione, cj pregiamo lostesso, cj, a tutti i c... quellj cioeh checci credono, checci (salute!), dindi care alcvne delletan teini ziatiwe inwista dell'vltima notte della ns. civiltah (bella civiltah), ingi roper lorbe terrackueo.. Cioeh, cvest'anno si pha phestae il 21 e, seci sarriva, il 25, il 26, il 31... che cvlo!


DOMANI  SERA  SI  TOMBA

No, no, non si tromba, si tomba in tutt'i sensij. In varij comunij i sindacij annohes cogitato vna (1a) cvriosa iniziatiwa. Sipotrah apphittare persolij 350 evrij vna bella toNba nvova dizzecca. Nei cimiterij, inphattij, sono statecos trvite nvmerose toNbae alloscopo dios pitare kivnkve vogliari pararsi dvrante le'vento della phinae del monto. Se tvtto wabene dopodomani sieshe dalle toNbae dopo vna bella notte disonno ebasta così, seva male sieh già in locvlo, cioeh in loco, elì siri mane. Owiamente nei 350 pippi sonocoN presij cawiale e campagne perpa steggiare l'vltima wolta. Ganzoeh? Solo chenon sica pische checaz senepha ilco mvne dei 350 sacchi sepoi la phinae del monto wiene dawero, bbbbòooo.


TVTTI  AL  COCCORICCO'  DI  RICCHIONE

Lanota discoteqva di Ricchione ahor ganizzato vnase rata dalec carsi glial lvcj. Persolij 255 evrij potretea sistere av nali monata phra ilno tocan tante Silvio Pernacchioni (76 anj) ela sva nvova phidan zatae di solij 27. Id2e swergognatij siba ceranno inpvb blico svlla pistae del Coco riccò, poilei sis poglierah e si accopperah insieme aluj. La phine del mondo, dawero!!!


OPPHERTAE  COL  PHRECCIAROSSA

Tvtti colo roche wotano Qomunista awranno diritto all'vltimo wiaggio svnbel Phrecciarossa Halta Welocitah, chepar tirah Daroma egiun gerah in Walsvsa dowe adat tenderlij cisa ranno i Noty Notav chelj acco glie ranno apo modorij in phaccia ea calci nel'lepalle. Iltvtto persolij 6 evrj, coNpreso vname rendina'a bordo, conpane & Nvtellae phatta daj cinesij. Caz.


GJTA  ALDEL  TADEL  POOOO

Lase zione CAI di Pherrara organizza vna gijta aldel TadelPoh, tan topercaN biare. Cisi trowa tvttia PonteLag'oscvro alle 18 precyse (chinoneh preciso sibbecca vna mvlta di 3000 evrij). yNbarco alle 18,04 epar tenza perildel Ta conlamo tonave PIPPO (checazzofai). Ore 18,34 lamo tonawe sincaglia ne' pressi di Ariano Pherrarese (ceh siccccitah nelpò) e, dvrante y tenta tiwj didi sinca gliarla, arriwa la phine del monto, esi mvore tvtti apphogati in 2 metrij dacva, colca pitano Scottino chesi bvtta e siNpianta conla texta (kiamiamola texta) nel lesab biemo bilij a 2 (2e) metrij dalla riwa. Majal...


TVTTI  A  WEDERE  L'SS.  PAPPA

& Termi niamo la ns.trha rassegna'a dini ziatiwe convna bella gita'a Roma apharci rincva glionire dall'SS. Pappa, che, dalle S.crae Phinestrae Pappali cicon dvrrah inpre ghiera apphincheh il Buondio cisalwi o cvantomeno ciphaccia mori recolsorri sosvl lelabbra. Primadicre pare, peroh, inpiazza SaMpietro pioNberanno vna 50ina dipat tvgliae della Guardia di Phinanza cheac certeranno tvtti'i presentij sehan nopa gato Limu. Incaso ditras gressione werran noele wati werbali conmvlte sala tixime, cosih vno siNpara'a morire senzapa gare Limu, ziocan.



Bene'e, eper cvesta serae (oper cvestae vitae) eh tvtto. Cisi vede proximamente, o mie' nvmerosiximij lettorij, odi quah odi lah. Comvncve cisi vede. 

giovedì 6 dicembre 2012

Silvietto il discoletto


Già  ritorna  zio  Silvietto
trullallero  trullallà
Dalla  gita  in  vaporetto
mullallero  mullallà
E'  già  pronto  lo  stalletto
gingallero  gingallà
Dove  tiene  il  doppiopetto
pippappero  pippappà

Già  ritorna  zio  Silvietto
trullallero  trullallà
Tiene  alto  il  cornetto
gingallero  gingallà
Ce  lo  mette giù  nel  retto
bomballero  bomballà
E  ci  fa  un  bel  scherzetto
eja  eja  allallà


lunedì 26 novembre 2012

"Primarie", un racconto inedito di Edmondo Dea Miciss

Jer mattina, nella nostra fredda ma poco riscaldata avla di Via De Calzolari, eravansi in trepid'attesa del nostro nuovo maestro, che sostituiva il vecchio & caro maestro che c'avea accompagnato negli vltimi tre anni, morto di phame poche notti fa, cavsa i taglij alla scvola iNposti dal gowerno. Nel ragionar sv chi may awesse lardire di prendere in mano vna classe di sgarrvpati come la nostra, ecco che ad vn certo pvnto la porta si apry, ed vn signore alto, distynto, con occhialini a molla e pettinatvra alla John Garka, entrò, con vn sorriso largo ed accogliente. "Ragazzi" esordì egli "Eccomi qua, sono il vostro nuovo insegnante. Mi chiamo Lucio ma per voi sarò Lucy, la vostra luce". "Afffrociooo!!", urlò da dietro in terza fila Andrea Osanna, il nostro caro coNpagno con tendenze leggermente naziste. Lucy non si scoNpose. Rimanendo sorridente estrasse vn revolver dalla borsa e con vn solo colpo calibro 9 centroh in mezzo agl'occhi il power'Osanna che decidette al'listante & phu portato via dagli addetti alle pvlizie. "Ecco fatto. Unpoh dipv lizia ogni tanto cj vuole, cj. Ora oh mie' cari alvnni, ivi peroggi non terransi lezion niuna, poichè, comesa pete, lano strascv ola verrah adibita aseggioe lettorale perle primarie del par Tito Democritico. Approposito, io voto Sventola, e voi???", ci chiese alzando la manarmata adal tezza di pirla, cioè adal tezza nostra. E a questo pvnto vn corov nanime sorse da' nostri pettj edalle nostre gole assetate: "Sventola, Sventola, noi siamo per Sventola. Sventola phorever!". "Penissimo" rispose Lucy Luciano "Percheh dopo ivi verranno apposte le vrne e voi, bencheh minorat... minorenni, sarete chiamati ades primere la vostra prepherenza. Ilpar Tito Democritico sas petta molto da voi, nuove cenerazioni, apphincheh possiate continuare nelsolco de' vostri patri... ah, ecco qua". E in qvel momento inphatti, alcvni pitelli entrarono ecomin ciarono acollo care perlavla alcvni separeh alcvi interno noialtry avremmo dovvto espri mere'l votoh. Phinita lope razione, Lucy ci minac... cj disse diacco modarci vno per vno perpoter esprimere lanostra prepherenza. Bè, potete imma ginarela nostra stvpephazione, quando svlla scheda trowammo solo un solo nome: "Sventola!". Giacchini, il nostro coNpagno che vien dalla caNpagna, sapphaccioh inge nvamente davn separeh, edisse: "Scvsi, maestro Lucy, ma qui ceh solo ilnome di Sv..." Non phece inteNpo difi nire lafrase, che vna revolwerata lo mancoh di pochi milli.metri, consigliandoglij dirien trare nelsepareh e phinire inphretta lope razione. Entro 10 (o 5) minvti tvtti ebbero conclvso, e y solerty pitelli wennero eceler mente sgoNbrarono lavla. "Pene, o mie' giovini virgvltij, peroggi lale zione eh conclvsa, votare avete votato,  essoh chea vete vota tobene. Or siete congelati, epo tete indi tornare poshia alle vostre chase. Cissi vetetomani... ciao carinj!". Edim mediatamente vscimmo in gran phretta, lvngi da Lucy, dalle sve pallottole, e dal svo Sventola, che nonsa pemmo maj chicazzo phosse, e duna volta'a casah, cigettammo con parti colare phoga phra lea morose praccia delleno stre mammine'e.

venerdì 19 ottobre 2012

Clamorosissimo ritrovamento di un inedito di Dante Alighieri

Una nuova versione del Quinto Canto dell'Inpherno è stata ritrovata'a a Ravenna, dove il Sommo Poeta morì nel settembre 1321. Una scoperta destinata afare molto scalp'ore nel monto Hdemico. Eccovy inan teprima totale iltesto.


E così, dal primo refettorio
scesi giù nel secondo, ove
non si stringe mai la cinghia
stava in su la soglia il cameriere,
orribilmente e ringhia,
esamina i clienti nell'entrata,
giudica e manda ai tavoli
secondo che gli piglia.
Dico che quando l'anima affamata
viene a lui, ecco, tutta si confessa,
e quel conoscitor de le magnata
vede qual posto adatto sia per essa,
insulta quindi l'animaccia per 
quanto lontan vuol che lì sia messa.
"O tu che vieni a pranzo senza prenotare"
gridommi il camerier con cipiglio fiero
"Guardati di come entri, e di colui
di cui ti fide, non ti inganni
il profumo del mangiare!"
Ma il duca mio a lui: "Scusa,
di grazia, ma perchè rompi le palle?
Non impedir lo suo desinar fatale!
Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e adesso vai a cagare!"
Ora incominciano gli odori a farmisi
sentire, ora son venuto là dove i piatti
degustar si fanno, io venni proprio
dove la gente fa bisboccia, e sempre
mangia e rutta, ed alfin scureggia,
e sempre davanti gli vien servito
un piatto, e prendono su il tempo
e poi ti assegnano un punteggio.
E dopo un pò cerchi una latrina,
perchè lo stomaco si ribella
e vai di corpo fino alla mattina.
Io intesi che a così fatto tormento
erano dannati i peccator di ventre,
che la ragione sottomettono al talento,
e come le sirene che cantando
nuotano nel mare, lasciandosi dietro
una lunga riga, io vidi così apparir
nel refettorio dell'ombre portate
dalla detta briga, così che dissi:
"Maestro, ma chi son quei ciccioni
enormi, che l'aura nera così castiga?"
"Il primo di cui tu vuoi saper"
mi disse quelli allotta
"Fu governatore dalle molte favelle,
e a forza di magnamagna, la sua città
fu rovinata e rotta, tanto che l'EXPO
del 2015 dovettero annullare...
si chiamava Roberto Forchettoni,
tale pirla, che già dalla faccia
capisci ch'è una capra, come dice
Sgarbi. Poi vedi ancora un tal Fiorito,
che giù nel Lazio di peso strabordava,
e vedi ancora il sommo capo di ognun 
di questi, tale Silvio Budelloni, che
alla testa di costoro beveva e ingurgitava.
Poscia tu vedi Ruby, regina d'Egitto,
per cui tanto tempo si volse reo,
e vedi anche Di Pietro, magistrato
rotondo di forme, e manicheo.
Ancor tu vedi Romino Prodi, 
e Peppe Brullo, e Minimo D'Alemah, 
e poi ancora il giuovane Fussino,
e Walter Bidoni, il fondatore del partito,
e mille ed ancora più mille, furon
le ombre che mostrommi e nominommi 
a dito, che per amor di ventre loro
da questa nostra vita infine dipartille.
Poscia ch'ebbi il mio dottore udito
nomar tutti sti magnoni e puttanieri,
pietà mi giunse e fui quasi smarrito.
E cominciai: "Poeta, volentieri
parlerei a quei due grassoni
che volano in ciel, e pajono
al vento così leggeri". Ed egli
a me: "Vedrai tra poco, quando
saranno ancora più pesanti,
e ci cadranno ai piedi sfondando
il suolo, ed allora sarà più facile parlargli"
Così non appena il vento voltar
il fece, mossi la voce: "Salute a voi,
si fa per dire, o panzoni esagerati.
Deh, vi prego, venite un poco giù
da noi, che vi dobbiam parlare"
E così i due cominciaron la discesa,
sì lentamente che potei notar che
uno dei due in realtà era un'obesa.
"Senti mò" mi disse il maschio
"Io lo so che sei qui per pigliarci
per il culo, ma soddisfazione non ti dò,
anzi ti spiego perchè noi due insieme
nel vento andiamo senza scopo
tutto il santo giorno avanti e indietro.
Noi eravamo cuochi, e assaj provetti,
lavoravamo da Roberto di Bellaria,
specialità persce azzurro e spigole
nostrane, ma un brutto giorno
Roberto volle smettere col pesce
e solo con carne grassa di majale
farci lavorare. E il majale, ahimè,
che a nulla amato amar perdona,
ci fece gonfiar la pancia così in fretta,
che come vedi ancor non ci abbandona.
Il grasso di majale, insomma, ci portò
così alla morte. Maledetto sia però
Roberto, che decise così la nostra sorte.
Queste parole da loro ci furon porte.
Quand'io intesi quelle anime così incazzate
nere, chinai lo sguardo verso terra,
e tanto a lungo lo tenni giù, che il Duca mio
esclamò: "O Dante, ma che, stai bene?"
Ed io risposi: "Ahimè... o lasso!
Quanto dolor dovettero provar
costoro a cucinar tutto quel grasso!"
Poi mi rivolsi a lei, e le dissi:
"Francesca, ma perchè non vi siete
licenziati? Se eravate così bravi, bastava
un annuncio su La Pulce di Forlì/Cesena
e forse tutto si aggiustava"
Ed ella a me: "Nessun maggior dolore
di ricordarsi nel digiuno di quando
si mangiava tanto e bene, e ciò lo
sa il tuo Dottore. Ma se a conoscere
la radice delle nostre sfighe tu hai
cotanto affetto, allora ti dirò,
come colei che piange e dice.
Noi leggevamo un giorno per diletto
le ricette dell'Artusi, soli eravamo 
in cucina noi, e senza alcun sospetto.
Per più fiate la lettura ci sospinse
la ricetta del gambero in salmì,
ma solo un punto fu quello che
ci vinse: quando giungemmo 
alla sezione del riso Basmati,
capimmo di aver sbagliato tutto,
e così ci siamo presi e bastonati.
Galeotto fu il libro di cucina
e chi lo scrisse: da quel giorno,
per punizion divina, in questo 
luogo siam reclusi e confinati".
E mentre che l'uno spirito questo disse,
l'altro piangeva, sì, che di pietade
io venni men così com'io morisse,
e caddi, come corpo a digiuno cade.

sabato 6 ottobre 2012

La ballata del saponaio

Sulle note de "L?Ombrellajo" di Cochi e Renato



Saponajo, saponajo,
santo cielo verrà verrà,
devo fare il bucato
e mi manca il perborato
saponajo, saponajo,
santo cielo verrà verrà
devo fare il bucato
e non lo so più come far

Eccomi donne, sono arrivato
il saponajo di quà e di là
ho persino un ammorbidente
ch'è una cosa strabiliante
eccomi donne, sono arrivato
il saponajo eccolo qua
ho portato il perborato
ne ho una grande quantità

Oh finalmente il saponajo
e menomale che l'è arivà
devo fare un bel bucato
e mi manca il perborato
presto presto, saponajo
me ne dia tanto in quantità
sono un poco in arretrato
mio marito mi sgriderà

Signora mia ma che piacere
servirla ancora di quà e di là
ho un bel pezzo di perborato
ad un prezzo assai scontato
signora bella stia a vedere
mo che bel bianco lui che fà
glielo infilo nella borsa 
che contenta lei sarà

Oh saponajo, di lei mi fido
me lo dia pure per carità
sono ansiosa di provarlo
sono ansiosa di provarlo
ma saponajo, mi raccomando
non è la borsa quella là
me lo tolga da quel posto
me lo tolga, per carità

Signora bella, vada tranquilla
il saponajo sa quel che fa
ci vuole solo la giusta dose
ci vuole solo la giusta dose
signora cara, apra la borsa
sia generosa di quà e di là
per avere un bel bucato
ci si deve organizzà

Ora ho capito, mio saponajo
faccia mo pure di quà e di là
introduca la giusta dose
introduca la giusta dose
però stia attento, mio saponajo...
o saponajo, ma che fa... ah... ah...
saponajo... saponajo... ah...  ah...
saponajo, saponajo... ah... ah...
saponajo... o saponajoooo...
mi me son inammurà...


venerdì 14 settembre 2012

Un inedito di Edmondo Dea Micis, forse



Jer mattina, nella nostra sempre più squallida, umida,  nonchè sordida & cadente aula scolastica in via De Calzolarj, eravansi in trepida attesa del nostro caro e buon maestro catatonico, che avanzava già due ore di ritardo. Oh, buon Dio! Tu solo puoi saper quali pensieri gravj agitavan le nostre menti, e da quali oscvri rovelli erano ottenebrati. Sarà vivo? Sarà morto, o solo gravemente ferito? Gli sarà venuto un infarto, o si sarà solo pisciato addosso? Tutti i nostri struggimenti cessarono verso le undici, quando il nostro amato professore entrò su una sedia a rotelle e con la gamba destra steccata. Un ululato di stupore e sgomento uscì dalle nostre bocche, ma egli con un cenno debole ma autoritario della man sinistra ci ordinò il silenzio. Dopodichè prinzipiò col dire: "Mie' cari e idolatrati alunni, è venuto, ahimè, il momento di separarcj. Un grave infortunio, come vedete, mi obbliga all'inoperosità. per un lasso di tempo indefinito. Uno strano quanto increscioso incidente mi è accaduto stamane mentre uscivo di casa per venire quivi. D'un tratto, mentre camminavo sul marciapiede, un gatto enorme e dal pelo nerissimo come la pece, ha prinzipiato a corrermi incontro, miagolando come un ossesso, ed io, al colmo del terrore, ho girato i tacchi e ho prinzipiato a correre sempre più veloce. Purtroppo il terrore che mi incuteva il malvagio felino mi ha fatto obliare che la strada moriva nei dipressi di un incrocio. E così l'ho attraversato d'impeto, nel mentre che dall'altra parte sopravveniva un velocipede a folle velocità che mi investiva tosto. Entrambi siamo caduti rovinosamente: il velocipedista è stato ricoverato con fratture in tutto il corpo, ed io mi sono rotto la gaNba, riportando ecchimosi e contusioni ovunque. In più, la ferocissima belva, per sommo dispregio, come ci ha visti entrambi per terra doloranti e feritj, ha prinzipiato a graffiarci e a morderci come una fvria indemoniata e, se non fosse stato per una solerte guardia civica che l'ha abbattuta a colpi di bazooka, credo che in breve teNpo ci avrebbe divorati o mutilati. E' stata un'esperienza atroce, o mie' giovini virgulti, e ciò v'insegni a diffidare dei felini, creature demoniache & assatanate!". Tutti ascoltammo in religioso silenzio le gravi parole pronunziate dal nostro Vate, quindi il nostro buon coNpagno Liverani, conosciuto da tutti per la sua nota generosità e la sua ancor più nota bontà d'animo, prese la parola interpretando mirabilmente i nostrj sentimentj, dicendo: "O, nostro Dvce, iNpavido & coraggioso! Noi tutti siamo trasecolati ed affranti per la disgrazia che vi è occorsa, e per vendicare la vostra infermità vi promettiamo solennemente che, quando ritorneremo alle nostre case, sgozzeremo con le nostre stesse manj questi felini che, a tradimento, le occupano e si fanno mantenere senza fare nulla, nemmeno un piccolo "miao" di saluto quando ritorniamo. Sono bestie inutili, stvpide e perniciose, e senza dubbio alcvno meritano di morire soffrendo come canj. Molto meglio allevare furetti o conigli, che in caso di grave recessione, all'occorrenza si possono anche mangiare senza troppi problemi di coscienza!". Tutti, quindi, annuimmo come un sol vomo a codeste assennate parole del nostro caro Liverani, e anche il nostro sfortunato insegnante sorrise, mostrando così di apprezzarle. Indi, con la mano sinistra ci benedisse ed infine uscì, lentamente, senza proferire motto, fra le lacrime amare di noi tutti. Poscia uscimmo tutti da scuola in fila per tre, avviandoci verso le nostre case e i nostri cari, siNpatici, deliziosi & adorati micettj.

venerdì 10 agosto 2012

L'awilente storia di Canileo Canilei

Vinar rerò hora latri stesto Riadi Canileo Canilei (photo a sxtra), philosopho estv Dioso del Metioevo, tor mentato dal'linqvi Sizione, perla sva ardyta teohrja 2o lacvale noneh losso che girain Torno alcane, maeh ilca neche girain Torno allosso. Canileo Canilei nackuette a Phirenze nel 1568, o 74. Svbito sva mam.ma, unabar boncyna pelo cortho, notoh che'l svo cvcciolo era molto wispo & totato ti 1a intelli genza phuori dalco mvne. Rivsciwa, inphatty, acac'ciare 3 gatti conteNpo raneamente serwendosi ditre guanti daba seball pertre telle cvattro zampeh. Phu qvindi mantato al'luni Versitah dipisa, dovesi phece notare inma tematica e tisegno dalvivo. Lavreatosi appie niwoty in "Stvdio coNparato dellali Mentazione Canyna in Canada dal 1000 awanti Christo al 200 dopo Christo", ano in cvi ican (adesi) phvrono cvasister Minati daune pidemya dici mvrro, Canileo side dicoh allo stvdio chelo porte rahalla phormvlazione della sva stupe phacente scopertha: "Noneh losso chegira intor noal cane, maeh ilca neche girain Torno al'losso". Cioh non piackuette alla Kiesa Gattolyca Apostolyca Miciana, cheper manodel Papa Micetto III loin carceroh nel lestan zese grete del phorte di Castel San Gattolo, perpharlo abiu rare. Canileo resistette 3 (cincve) mesy, dopo dicchè sipie goh alvo Lere di Micetto III epvb blicamente ammyse dies sersj sbajato: "Ilcane, essendo vnabe stiastv pida, nonpo teva correrein Torno all'osso, masol tantoas pettare che lossoan dasse daluy pianpia Nino". Canilei venne cvindiscar cerato, emmorih presso'l canilem unicipale di Scandicci il 31 gennajo del 1697, allabel letah di 129, o 123 ani, cheper vncaneso nounca Sino. Canileo Canilei rimane cvindi unsim Bolo pertut ticani chedasem prelot tanocon trolostrapo Tere dei phelini. 

giovedì 5 luglio 2012

Trovato finalmente Higgs, il Busone

Finalmentre trovato Ronald Higgs, (photo a sinix), il famoso Busone, fuggito dalla sua casa di Plymouth la sera del 30 marzo scorso dopo una lyte per phutily motivy col suo compagno divita Gregory Ciccy. Il Busone vagava per le campagne inglesi, tentando di acchiappare alcvne anatre percy barsene. E' statono tato dallapro prietarya dellea natre, Lady Muriel Ashton De Runestork, che ha chiamato subyto la Royal Army. Tempo appena mezz'ora & un battaglione diteste di qoio lo hannoin dividuato e loanno immo bilizzato pere vitargli diman giarsi tutte lea natre dellano bildonna. Higgs il Busone he stato quindi portato al Tribunale della Contea di Suppholk, dove ah subito un processo per direttissima perva gabondaggio, smemoratezza molesta, esercizio abusivo di frociaggine, tentativo diana tricidio aggrawato & conti nuato. E' stato inphine condanNato a 6 mesy di reclvsione edal pagamento dey danny moraly & materialy alla De Runestork, chegli ha chiesto oltre un milione di sterline, chesa ranno desti nate allari parazione del Castello della sva phamiglia, una delle piuh antique & nobily della Cran Pretagna. Il Busone si eh detto dispiacyuto pera verten tato diman giarsi lea natre eche quando tornerah lipero, cambierah menv, ripiegando suy cigny. Nel phrattempo Ciccy sieh riphatto vna wita conun altrocom Pagno, maso pratvtto sihe riphatto.

venerdì 29 giugno 2012

Arriva "Caronte", un anticiclone ancora più stronzo



I
l Mistero della Salvte ha pubblicato sul suo sito un vadeinculum per affrontare l'ondata di caldo in arrivo dal Sahara con l'anticiclone africano Caronte. Molta acqua, frutta e verdure fresche, abiti leggeri e seghe con moderazione sono gli alleati per superare indenni questa settimana di temperature sopra i 35 crady. E ricordarsi di phare testamento, si sa mai.






Per il fine settimana si prevedono temperature sino a 37/38 gradi al Centro-Sud, 33/34 al Nord. Apha e caldo anche sulla pianura Padana. La giornata peggiore sarà quella di mercoledì 4 luglio, in cui dal cielo pioveranno bandiere a stelle & strishe in occasione della phesta naziona lea Mericana. Sul sito del mistero della Salute compare il consueto vadeinculum per superare indenni questa ondata di temperature sopra la media (ma se si crepa meglio, che si risparmia un pò di Inps). Per il mistero non si tratta di una situazione critica, quindi nessun consiglio di emergenza. I suggerimenti sono gli stessi con cui vi si straccia i maroni da seNpre: vestiti imbottiti in pelle di iguana, bere molto rhum e whisky, mangiare phrutta & verdura fresca, o ribollita che fa uguale tanto dovete morì, e cercate di uscire di casa nelle ore più calde della giornata. Via libera agli abiti di Pino (il vostro vicino che vi tromba di giorno perfino) e ai cappelli per proteggere la testa di minchia dal sole. Assolutamente sconsigliata l'uscita ai feti, agli anziani e alle persone deficienti durante la phascia oraria della 11 alle 13,24. Fare attenzione specialmente nelle grandi città, dove a causa dell'elevata concentrazione di merda sull'asphalto, la temperatura è più halta. Gli effetti del caldo possono inoltre essere più gravi anche per la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti epilettici. E se si riesce a scappare dalla città con destinazione mare, o lago, o fiume, o montagna, o dove minchia vi pare, il mistero vi intima di proteggervi dal Sole, pena pesanti multe che possono arrivare phino a 6000 euro, così vim parate, o stronzoli.

sabato 16 giugno 2012

Arriva Shipione l'Africano, un anticiclone particolarmente stronzo



Il Mistero della Salvte ha pubblicato sul suo sito un vadeinculum per affrontare l'ondata di caldo in arrivo dal Sahara con l'anticiclone africano Shipione. Molta acqua, frutta e verdure fresche, abiti leggeri e seghe con moderazione sono gli alleati per superare indenni questa settimana di temperature sopra i 35 grady.






Per il fine settimana si prevedono temperature sino a 34/35 gradi al Centro-Sud, 30/32 al Nord. In Puglia e Sardegna, le regioni più calde in assoluto, si potranno raggiungere anche 36/38 gradi. Apha e caldo anche sulla pianura Padana. La giornata peggiore sarà quella di mercoledì 20 giugno, in cui dal cielo pioveranno confetti e pastiglie Valda. Sul sito del mistero della Salute compare il consueto vadeinculum per superare indenni questa ondata di temperature sopra la media (ma se crepate l'è meglio, che si risparmia un pò di Inpse, ovvia). Per il mistero non si tratta di una situazione critica, quindi nessun consiglio di emergenza. I suggerimenti sono gli stessi con cui vi si straccia i maroni da seNpre: vestiti imbottiti in pelle di iguana, bere molta acqua con aggiunta di benzene, e mangiare phrutta & verdura fresca, o ribollita che fa uguale tanto dovete morì, e cercate di uscire di casa nelle ore più calde della giornata. Via libera agli abiti di Gino (il vostro vicino che vi tromba fino) e ai cappelli per proteggere la testa di cazzo dal sole. Assolutamente sconsigliata l'uscita ai feti, agli anziani e persone deficienti durante la phascia oraria della 11 alle 11,35. Fare attenzione specialmente nelle grandi città, dove a causa dell'asphalto e dell'elevata concentrazione di merda sull'asphalto, la temperatura è più halta rispetto alle zone rurali vicine all'asphalto. Gli effetti del caldo possono inoltre essere più gravi anche per la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti diabetici. E se si riesce a scappare dalla città con destinazione mare, o lago, o fiume, o montagna, o dovecazzo vi pare, il mistero vi intima di proteggervi dal Sole, che in questo periodo sarà particolarmente comunista. Cattivo, cioè.



sabato 26 maggio 2012

Clamoroso Comunicato delle BR pervenutoci in Redazione oggi!!

Sal Za'lli Vello della sphidat erroristica ini Talia. Propi'oggi noi del Pornacoliere ab'biamori Cevuto vn comunicato pesyssimo delle BR (Brigitte Rosse), chegiu stiphica nole apprens Ioni delca Podella Polizzya, Mancanelly. EccoV'il texto delle BR, così come cè pervenvto ivi. Senti che robba, senti, senty.


"Ma la majala della tu mamma... icchè nesai tu di un caNpo di grano, nostalgia di un amore profano? Conosci me, il nome mio, tu sola sai sè veronnò chè PorcoD (omissis)... no, perchè, dai, non scherzare, noi la mattina ci salza presto per andare in battuta e i cenci bisogna lavarli bene, sai cosè lisola di Wait, è lisola dicchi cha negli occhi'l Blu', che vedi non tutti ce lanno, io pere sempio, sono biondo. Oche ccentra che sono biondo, un centra nulla era soloper fare una battvta, che io sono bravo affà battvte, che noi ci salza tvtte le mattine per andà in battvta, due fagiani al giorno minimo ci si prende, ovvia. Domani sera cè lapar Tita delli Talia, Italia contro Mongolia, ennoi sivvà mette na bumbetta dietro casa de la mi nonna, cosi cipiglia un crepaculo e noi seredita tutto il cocvzzaro"


Che dire caria Mici lettori... il salto di cvalitah di cvesta gente ci pare molto vicino, cj. Ma crazie allen S.tre phorze del'lordine noi si dorme trancvilli, echeccaz. Tra due cvanciali noisi dorme, noisi. Ino gni casovi terremo inphormatij di eventvalij swiluppij.

domenica 6 maggio 2012

Libri da leggere ASSOLUTAMENTE

Il Giardino dei Finzi Mughini - di GiaNpiero Landi Mughini, Edizioni Sorbole, BOLOGNA, pagg. 342, euro 21.

Walter è un biNbo di 8 (o sei) anni molto wiwace, e per punirlo la madre Cunyberta Finzi in Mughini lo conphina in un giardino pubblico di 6 metri per 9 vicino alla stazione di Castel San Pietro, dove conosce Ibrahim, un ragazzo di 14 anni nativo di Betlemme, che lo inizia alla nobile arte dello spaccio di hashish. Walter iNpara in fretta e dopo soli due anni capeggia un'organizzazione internazionale che iNporta hashish dalla Philippine. Gli affari vanno a gonphie vele, fino all'intervento della madre Cunyberta che lo iscrive alla Scuola Media Don Bosco. Walter continuerà comunque a gestire il business grazie alla complicità di Don Mirko, preside salesiano. Il giardino verrà purtroppo raso al suolo tre anni dopo per fare posto a un parcheggio della vicina Coop. Magistrale prova di GiaNpiero Landi Mughini, che dimostra quanto la letteratura italiana abbia perso in questi anni di silenzio di questo incredibile avtore.



Toccami l'anima, ma lascia stare il culo - di Ophelia Phelinotti, Edizioni Sorbole, BOLOGNA, pagg. 56, euro 11.

Celebriamo quivi un grande ritorno alla poesia, quello di Ophelia Phelinotti. Autrice passionale e di grande respiro, sebbene asmatica, Ophelia tocca tutte le corde emotive possibili, sopratutto con testi come "Ho comprato un bloc notes": "Ho comprato un blocnotes/per scrivere ogni giorno/quanto ti amo/e ti desidero/come il solleone vuole l'acqua/come il gatto vuole i croccantini/come la terra vuole il Terremoto". Ci sono a volte cadute di stile impensabili come "Toccami l'anima/con lievi parole/e delicati motti/ma toglimi le dita dal culo/o ti denuncio/alla protezione animali". Nonostante questo y versij della Phelinotti restano assolutamente musicali e le chiose a dir poco genital... ehm, geniali. Un ottimo libro da regalare per Natale.


A ottobre iniziano le televendite - di Parvi Diamantini, Edizioni Sorbole, BOLOGNA, pagg. 124, euro 67.

E chiudiamo con un'altra poetessa, purtroppo non molto nota, ma si farà. Anzi, si sta già facendo, ultimamente di "crack". Questo libro è la sua seconda prova dopo il fortunato "Ho le mele piene, me le compri?", ed esplora un ardito versante della poesia del Novecento, quello ermetico. Lei stessa si dephinisce l'allieva ideale di Eugenio Montale, anche se in certe cose si contraddice assai come in: "Ho le ossa rotte/decalcificate/ho la piorrea/e il fuoco di Sant'Antonio/vorrei morire/ma non ho nemmeno/una cartella di Equitalia/per potermi poi giustificare". Sono versi, comunque, molto emblematici della condizione esistenziale dell'Italia di oggi. Parvi è sempre Parvi.

sabato 7 aprile 2012

Da "La Nuova Encyclopedia della Storia d'Europa del 900", a cvra di Mavrizio Gasparri e Daniela Santanchè, Edizioni Montatori, futuro testo per le scvole medie inpheriori nel 2020.


Cent'anni fa un ignoto & oscvro imbianchino avstriaco, Adolph Hitler, si awide per prrrrimo che la minaccia comvnista stava stringendo d'assedio la Germania e tvtto il resto del monto libero. Scrisse quindi vn libro che lo rese phamoso, anche se gli procvrò un pò di problemi con la magistratvra rossa. Dopo vari processi da cvi phu seNpre assolto cavsa prescrizione o insvpphicienza di prove, arrivò finalmente al potere, salvando così l'Evropa da un orripile testino. Dovette, ahimè, coNpiere all'uopo alcvne perazioni militari, invadendo noti paesi comvnisti, quali Austria, Danimarca, Norvegia, Olanda, Belgio, Lvssemburgo, Francia, Grecia. Se la prese, secondo il parere di noti storici comvnisti, anche con gli Ebrei, ma su questo non abbiamo però prove dephinitive. Purtroppo, però, la propaganda bolscevica sullo Locausto, phece presa sulle potenze iNperialiste plutogiudaiche, che gli dichiararono guerra. Alla phine phu travolto da un massiccio sbarco di extracomvnitarij svlla costa della Normandia. Anche lal'leato Benito Mussolini ebbe molti problemi con le toghe rosse, che alla phine lo condannarono arima nere appeso peri piedi per sei giorni a Piazzale Loreto, una piazza di Milano. Seguirono anni dipphicili ini Talia, dove loschi phigvri come Fanfani, La Malpha, Al Dreotti, Licio Galli, Shelba e Rvmor, tutti di stretta osservanza marxista, presero il potere riempiendo di menzogne i giornali e i telegiornali. Ad esempio, lo scoppio di una piccola caldaja alla Stazione di Bologna phu spacciata per un attentato addirittura di matrice phashista. Si arrivò a dire, pensate, che Adolph Hitler ce l'aveva piccolo, piccolo, piccolo, piccolo... quando invece... (vedi illvstrazione a pagina 123). Ma ecco che svlla scema compare vn giovane e brillante imprendytore milanese, Silvio Pernacchioni (vedi illvstrazione a pagina 123). Egli, mentre vn giorno stava andando a p... ehm, stava dando un passaggio a una giovane avtostoppista di razza ariana svlla tangenziale est di Milano, venne pholgorato da vn Angelo che dal cielo lo chiamò. Tale Angelo, il cui nome in antico aramaico è Romualdo, lo convinse che Sì, proprio lui, era il Bisvnto del Signore! Chiamato a sconphiggere l'orda lorda della synistra italiana, e che Sì, proprio lui avrebbe ripercorso la carriera (e magari anche la stessa phine) di Adolph Hitler. Da quel phavsto giorno ecco che Pernacchioni impegnò ogni sva energia & ogni svo awere percom battere lo Diata sinistra e risolleware lesorty del nostro Paese. E oggi, anno 2020, possiamo dyre di essere vsciti dal tvnnel! Grazie alle sve illvminate visioni & intvizioni, il nostro Paese è oggi temvto e rispettato ovvncve. Sotto la sua dynamica gvida sono staterea lizzateo Pere impensabili solo fino a qualche anno prima. Il ponte svllo Stretto di Messina, che collega con l'Alta Velocità Lisbona e Kiev; indilar Dito viadotto stradale Bologna-Berlino, che con una sola caNpata scavalca le Alpi ad un'altezza di 7000 metri; poscia l'avveniristico tvnnel sottomarino Livorno-Rio De Janeiro, grazie al cvale il nostro PIL marcha ora a piuh 25 ogni anno. Vnico neo in cotanto trionpho è ancora lapre senza dial cvne decine di centri sociali di estrema sinistra, che ancorare sistono. Ma presto il nostro Dvce sioc cvperà anche diloro, e sarà la ciliegina svlla torta.

domenica 18 marzo 2012

Finalmente un'idea originale...

Perla serie ide& originali & nvove, siamo quy con Tristano Tarlati, idea tore'edi rettore ditoriale della Armadi Tarlati International Wood Press, checypar lerah dellancio della sua nvova casae ditriciue.

D:  Egregio Tarlati, ocome mai vole phondà na casae ditriciue nvova invn perio dodi crisy come cvesto, cvando molty chivdono?
R:  Per Chè sono vn Gegnjo. Eper Chè sono vno (o dve) che ah molte coscie dadi Re.
D:  Macon cretamente, comepen Satedi mvoverwj?
R:  Di lato, odissopra, odissotto, azzo nessò...
D:  Tarlati, non phaccia ilcaz Zone. Di checaz... ehm, di cosa parlerete?
R:  Sarah vnas Salto al ciel... nocioeh, allacan Tina... parle Remo di Wini, sopratvtto Divini Rossy, wisto che sono disi Nistra...
D:  Divini?
R:  Sih, ilpri Motito losarah ilcele berrimo "COSE CHE I VIGNAJUOLI NON DOVREBBERO MAI PHARE MA CHE INVECE PHANNO", delmi Tico Luigi Weronelli, ch'è vn texto sem Preattuale...
D:  Par Tite phorte, in somma... ecvale sarah ilvo Strotar Get?
R:  Miaso Rella, mizzio, imie' cuginj... 
D:  Nose Riamente, achicaz... cioeh achiviri Volgerete?
R:  Ueh pirlotto, stoh par Lando sulserjo... lami sorella e il mizzio ciannoh decine di 100naja dia Mici... ese solo nevo Gliono rega Lare vna copya acias Cuno, sono migliajua dico Pie solo cossi... ueh, quasì lavura, eh... quasì phanno i danè, te capì, pirlùn?
D:  Ueh, Tarlati, chepphah, opphende? Badiche lin Terwysta si pherma cvi, badj, ueh!
R:  Osteria numero due, parapponziponzippò... ilgior Nalista c'ha le sue, paraponzipponzippò... c'ja le sue wedvte a cippe, emo si va'a tirar le pippe...
D:  Maeh vnoscan Dalo! Gentily lettorij elettricij... cvesto eh tvtto dalla Tarlati Editore... cheve Ramente cistà delu Dendo. Maipiuh, maipiuh & maipiuh.
R:  Osteria numero a cazzo... emo tistò affare il mazzo...
D:  Spegnete tvtto, tvttooooo!!!!!!  Aaaarghh!!!!

Le DITORE Tarlati (asini stra, chiara mente) insieme al phido Beppe Ritalin

domenica 11 marzo 2012

Rivogliamo i nostri marò



Tiene ancora banko la wicenda dei nostri marò imprigionati (photo in alto). Siamo andati achie dere ilper Chè al Generale Lapislazzuli, coman Dante incappo (e maggiore aszionista) delle Forze Armate S.p.A.


D:  "Comandante, come stanno i suoi marò?"
R:  "Non me ne parli, sono anni che li uso solo per pisciare"
D:  "Cj dev'exere 1 equino, ehm, equivoco... in tendevo dire i "nostri" marò, quelli secvestrati in India"
R:  "Stanno al caldo, beati loro, altro che qui, che siamo a zero... in tutt'i sensj"
D:  "Coman Dante phaccia laper sonase Ria! Ino stripo weri marò son'accvsati Dio Micidio"
R:  "Ah, QUEI marò... sih, bheh, stiamo phacendo ilpos Sibile per loro, miccreda"
D:  "Ecioeh?"
R:  "Abbiamo mandato de' virvs sui siti indiani digastro nomia, cosih non sapranno maj come mangiarseli..."
D:  "Malei stascher Zando, veroh?"
R:  "Nonnoh, dico svl serjo... vna wolta checa piranno che nonso nocom mestibilij, celi restitviranno svbito"
D:  "Coman Dante Lapislazzuli, mime rawiglio dilej... lacre devo piuh serio... Oddio, sean chele phorz'armate cide lvdono cosih, siamo messi male!"
R:  "Maper Chè sela prende tanto? I miei marò meli cvro jo, lej pensj a' suoy, echecaz"
D:  "Perlul tima wolta: cela phacciamo aripor tarli accasa onnòh?"
R:  "Massì rompimarò che nonè altroh... &orabasta, chede voan Dare al WuCì... cosih poi lain Phormo come stanno intem Poreale, ok?"


Poveri marò, sono dawero in brvtte manj, eh ilca sodidir Loh. Ci iscvsiamo pernon poter Vidare notizie aggiornate o annun Ziarvi laso lvzio nedelca So. Oremus.

giovedì 16 febbraio 2012

L'Indignatore Romano

Edizione specivale da Santo Remo. Abbiamo interwistato nientepipìdimeno che Mandriano Melentano, dopo la sva sparata sv igior nali cattolichj chean drebbero chiusij. Ma perchè là phatto, 2o voi? Godetevj lin terwista (senza esagerare, neh?)



D    Cvale honore poter interwistare vn mostro S'cro dellacan Zone comelej...
M   Modesta Mente... dicche giornale siete voj?
D    L'Indignatore Romano, organo upphiciale della Parrocchia di Sanba Silisco...
M   Aaaaaarghhhh!!!  Vai nel retro, Sattana!
D    Machele piglja? Sattana? Addostà? Ochillè?
M   VOI siete Sattana, VOI! Giorna licatto lichi dimmerda! Chiudere, chiudere tvtti!
D    Melentano, sv, non phaccia ylbaN Bino! Senta da uomo a Melentano, quanto le hanno dato?
M   700000 evro, che daroh in penephicenza alban Byn Cessuh!
D    Sycvroooo?
M   Che pha, insinvah?
D    Mandriano, ylbaN Byn Cessuh eh vn'istitvzio necatto Lica! Co'mela mettiamoh?
M  Dowete smetterla di phare pollityca epar lare dippiuh del Regno de' Cielij, come si legge anche in Matteo, capy tolo 55 wersetto 6!
D    Mandriano, il vancelo di Matteo nonar riva a 55 capy toly...
M   Sylenzio, giornah lista! Sojo cvelche dicho. Dowete par laredip piuh del Regno de' Cielij...
D    Mandriano, mavn cant'ante comelej, cosih noto, cosih phamoso, cosih ricko, maper Chè?
M   Ilmiopa drespi rytuale melah detto di pharlo... ah detto che giah chewado in Melevisione dinon xdere lop portvnitah dito gliergli vnsas solino dallas carpah...
D    Manon potewa wenyre luij?
M   Nonpo tevanoh, senoh sarebbe wenvto... comvncve igior nalij cattolichij tvtti Ravs... da L'Awenire de sto paro de cojony, a Phamiglia Cretyna, tvtti via, VIA! Cosisim parano a phare pollitica!
D    Sssssì. Senta, Mandriano, comesi potrebbe, 2o lej, dare vna juto al debyto pvbblico?
M   Chivdendo igior nali cattolichj!
D    Ha. Eper creare unpoh di occvpazione peri giowanij?
M   Chivdendo igior nali cattolichj!
D    Gulp. Eper wincere i Evropej dical choin Pologniucragnia?
M   Chivdendo igior nali cattolichj!
D    Sob. Eper risolwere lepphetto serrah?
M   Chivdendo igior...  (lopor tano via)

sabato 4 febbraio 2012

L'Inci(n)tatore Romano

Nvmero speciale in occasione del grande phreddo e della neve di cvesti giornij. Ma secondo voj (o tu) l'Italia è nella morsa del gelo o sotto la phrusta del gelo? Lo abbiamo chiesto al noto petereologo Belmondo Pernacchia, scienziato di Chiarafama (Provincia di Napoli).


D:  Buongiorno, Pernacchia...
R:  Buongiorno stocazzo, ho appena dato una scivolata con il Rollo Rois contro il Muro del Pianto del mio vicino, è il terzo Rollo Rois che sphashio in un mese!
D:  Ma non aveva le gomme termiche?
R:  No, echeccaz, con quello che costano!
D:  Giàggià... ma ci dica, caro Pernacchia, quanto dura sta neve?
R:  E mò lo chiedete ammè? Ma per chi m'avete preso, per Nostradamusse?
D:  Ma lei non è un petereologo?
R:  Piano con i termini, badi che la querelo!
D:  Ma ci dica qualcosa suvvia, i nostri numerosi lettorj pendono dalle sue labbrha!
R:  Echeppalle... e vabbuò, se proprio insistete... sappiate allora che non può piovere per sempre e che dopo la pioggia viene sempre il sole...
D:  Sì, ma qui sta nevicando di peso!
R:  Uè, guagliò, mo tu stai a guardare siempre o pilo indu culo? La neve è solo acqua un pò più solida, addustà o problema?
D:  Il problema è che di questo passo i danni saranno incalcolaPilj e il Pil andrà ancora di più sottozzero...
R:  Prrrrrrr...
D:  Pernacchia, ma che fa?
R:  Sto a pernacchià, ogni tanto mo vviene! Senta, ma si può sapè che cazzo è sto Pille?
D:  Prodotto Interno Lordo... come, uno come lei non lo sa?
R:  Mica è obbligatorio, io studio le nuvole con annessi e connessi, mica sto a pettinà gli orsetti! Gradisci un vermvth?
D:  No, io vado a pane azzimo! Allora, Pernacchia, ci dia una speranza...
R:  Auè, maronn, e mò la finisci di scassà la mia bella minchia da 25 pollici? Finisce quande finisce. L'unico consiglio che vi posso dare e di stare attenti a o ghiacc quando uscite con il Rollo Rois, perchè pare sia un typo dauto che 'a neve gli sta sulla minchia assaj!
D:  Bè, questo mi pare il minimo. 
R:  E adesso, col permesso vostro, me vado affà nu gocc... jamme jamme jamme jamme jà... ciao guagliù...
D:  Purtroppo non abbiamo notizie buone, cari (o caro) lettori (o lettore). Vabbè, statemi (o stammi) bene, e occhio quando uscite (o esci)  con il Rollo, che non tiene il ghiaccio.

giovedì 2 febbraio 2012

Tuffi carpiati all'indietro...


giovedì, 15 maggio 2008

L'Inseminatore Romano - numero zero

L' INSEMINATORE   ROMANO
 
Settim-anale tele-mattico anarchico, blasphemo e politically scorrect. L'unico che garantisce le pari opportunità di presa per il qlo.
Direttore Irresponsabile Dott. Alcide Brunazzi. E visto che i lettori sono tutti dei voyeur, non si pubblicano photo, così s'imparino a farsi i cazzi loro.
 


UN  CAMION  CHE  TRASPORTA  SPAZZATURA  CON  ALLA  GUIDA  UN SENEGALESE  SI  RIBALTA

il grave fatto di cronaca a Limbiate Olona, Padania Superiore. Immediato il delicato commento di Umberto Bossi: "Vist quel ch'el bon ad cumbinà stel negher de cazz? Cal vaga a ca sù, a ciapal in tel cul, negher
 
particolari  ripugnanti  dell'allucinante  epis.dio  alle  pagg. 7 - 54


 
TERMINATA LA VISITA DEL SsS. PADRE NEGLI STATI UNITI CON L'ANNUNCIO  DI  UNA  NUOVA  ENCICLICA  DAI  CONTENUTI   CLAMOROSI

"Basta con il Relativismo Critico" ha detto in un discorso tenuto alla Casa Bianca il SsS. Padre "Occorre ritornare velocemente al Dogmatismo Acritico!"
L'enciclica conterrà, secondo i bene informati, una nuova e più moderna posizione della Chiesa sulla piattezza del globo terrestre e sull'importanza di non tirarsi le pippe.

servizio  di  Marco  Travagliato  alle  pagg. 122 - 345


LA  SINISTRA  S'INTERROGA  A   FONDO  DOPO  LA  SCONFITTA

Al congresso del PD si è addivenuti a questa fondamentale questione: "Ma Piero Fassino è così di suo, o perchè alla sua età si tira ancora le beneamatissime?"

La perfida domanda ha scatenato la bagarre al congresso,  i  cui  membri cercano disperatamente un capro espiatorio dopo la recente sconfitta alle polluzioni anticipate. Il povero Fassino non è stato difeso neppure da sua moglie, che per il congresso si è data ufficialmente a letto con l'influenza.

particolari  sconci  &  ripugnanti  alle  pagg. 89 - 105


ALLARME SICUREZZA, ORMAI L'EMERGENZA SI TOCCA CON LA MANO DESTRA

A Cagliari un tunisino che si toccava con la mano destra in pubblico ha destato i sospetti di un poliziotto in borghese che lo ha fermato e successivamente perquisito, scoprendo i motivi del turpe gesto. Il negro, infatti, aveva nascosto un sacchetto di marijuana negli slip, ma ecco che la sostanza stupefacente, fuoriuscendo dal sacchetto, si era attaccata ai genitali, provocando un pizzicore incredibile. E' stato denunciato sia per spaccio di sostanza stupefacente che per atti osceni in luogo pubblico, così impara.
 
particolari  schifosi  nonchè  orribili  alle  pagg. 2 - 6  

 


UN SIGNORE DI 75 ANNI, STANCO DI SENTIRE IL PROPRIO ROTTWEILER ABBAJARE TUTTA LA NOTTE, GLI HA STACCATO I GENITALI CON TRE MORSI,  GRAZIE  ALLA  DENTIERA  NUOVA

L'incivile episodio è accaduto a Pordenone, nella periferia est-ovest. La povera bestia è stata ricoverata all'Ospedale locale, in Sala Rianimazione, in stato di choc. "Non capisco" ha detto il rott -molto rott- weiler "E' sempre stato un padrone carino, gentile, così premuroso... ma perchè l'ha fatto, perchè??". L'anziano rischia ora l'ergastolo per sevizie gravi ad animale minorenne. Caustico il commento del Bossi: "Sicuramente era un comunista, che non avendo più bambini suoi da mangiare, data l'età, voleva mangiare il suo cane!".
 
particolari  orripilanti  &  necrophili  alle  pagg. 11, 56 e 94

 BEPPE  MANIGLIA  CANDIDATO  SINDACO  A  BOLOGNA

Il noto artista di strada, oggi 64enne, raccoglie la sfida e si candida a sindaco per le elezioni comunali di Bologna, che si terranno tra un anno. "Tanto ormai" ha detto in un'intervista ad una radio locale "contro Cofferati vincerebbe anche un bambino di sei anni". Cofferati non si dice affatto preoccupato, tanto lui ha ancora il suo vecchio posto da impiegato alla Pirelli e poi, male che vada, qualcosa da fare glielo trovano lo stesso, magari nel PD.
 
particolari  curiosi  &  ridicoli  alle  pagg. 321 - 413


Lettore, lettrjce! Diffondi, pubblicizza & reclamizza "L'INSEMINATORE ROMANO", l'unico settim-anale tele-mattico che ti apre gli occhi!! (No, negli occhi, no!) 

mercoledì, 15 aprile 2009

Le ragioni di zia Dalia


Che cosa accomuna Bertie Wooster a Walter Veltroni? In uno dei romanzi più divertenti di P.G. Wodehouse – Right Ho, Jeeves, del 1934, un titolo che in Italia è stato variamente maltrattato, ma nella edizione Polillo è reso con "Perfetto, Jeeves! ", ad un certo punto zia Dahlia perde definitivamente la pazienza con Bertie. Lo affronta davanti al buffet di una cena fredda, perché quella sera, per vari motivi, non è stato possibile servire un pasto regolare agli ospiti di Brinkley Court, la magione di campagna in cui è ambientata la storia, e gli spiega quello che pensa di lui. “Stavo cercando di farmi venire in mente chi mi ricordi. Uno che andava in giro a spargere rovina e desolazione, distruggendo delle case in cui, prima che arrivasse lui, regnavano la pace e la felicità. Eccolo qui, è Attila. È straordinario ... a guardarti ti si direbbe uno dei soliti amabili idioti... un caso da ricovero, forse, ma fondamentalmente innocuo. E invece sei peggio della Morte Nera. Ti assicuro, Bertie, che quando ti vedo ho l’impressione di passare attraverso tutti i dolori e gli orrori della vita e provo un colpo come se avessi sbattuto contro un palo della luce.” A parte l’anticlimax finale, così caratteristico dello stile dell’autore, la comicità del passaggio sta tutta nell’incongruità del paragone. Non c’è nulla in comune, a prima vista, tra Bertie Wooster e il Flagello di Dio. Bertie è un giovanotto della buona società edoardiana ed è legato alle ferree norme di correttezza proprie del suo ceto. Per di più è mite, gentile, educato: non farebbe male a una mosca e se ogni tanto si intromette negli affari privati di amici, parenti e conoscenti vari lo fa sempre perché costretto e spinto, comunque, dal desiderio di rendersi utile. Non c’è nulla in lui di malevolo o aggressivo. Eppure... eppure bisogna ammettere che di disastri, almeno sul piano delle relazioni sociali, riesce a combinarne parecchi. Il fatto è che che, oltre che mite, gentile, educato e volonteroso, il bravo giovane è essenzialmente un inetto. E la combinazione di buona volontà e inettitudine è una miscela esplosiva, dagli effetti potenzialmente devastanti, come ben sanno i lettori della dozzina di romanzi e dei tot racconti in cui compare il personaggio. Sir Pelham Grenville Wodehouse (Guildford, 15 ottobre 1881 – New York, 14 febbraio 1975), è l'inventore di questa straordinaria figura come quella del mitico maggiordomo, Jeeves. Ma è tipico dei classici prestarsi a interpretazioni e letture sempre nuove ed è da un po’, vi confesso, che non riesco a leggere di lui senza pensare a Veltroni. Sì, a Walter Veltroni, colui che si era prefisso l’obiettivo di essere il nostro Presidente del Consiglio fino al 2013, o, in via subordinata, di dirigere per altrettanto tempo il principale partito di opposizione e entrambi tali obiettivi ha clamorosamente mancato. Mi ricorda irresistibilmente Bertie Wooster e non soltanto in considerazione della durata delle rispettive carriere, visto che l’uno è stato in pista per oltre mezzo secolo, dal 1919 al 1974 e l’altro, per quanto ancora un po’ indietro, sembra avere tutte le intenzioni di mettersi in pari. Il fatto è che anche l’ex direttore della “Unità”, ex vicepresidente del consiglio (e ministro della cultura!) nel primo governo Prodi, ex segretario dei DS, ex sindaco di Roma, ex segretario del Partito Democratico, eccetera, ha con questa controparte molte caratteristiche in comune. Anche lui è mite, gentile, educato, del tutto destituito di ogni traccia di aggressività e malevolenza: pensate a come si faceva un vanto di stabilire le relazioni con il principale esponente della parte a lui avversa, quello che il militante medio della sinistra avrebbe passato volentieri al tritacarne, su un piano di fair play e correttezza formale. Ed è anche inetto, mio Dio, terribilmente inetto, almeno sul difficile terreno della politica nazionale. Bravissimo quando si è trattato di promuovere quotidiani a forza di videocassette e albi di figurine, di organizzare feste del cinema e nottate bianche, l’onesto individuo si è trovato clamorosamente a disagio quando ha dovuto (o voluto) guidare il proprio partito nel corso di due importanti scontri elettorali. In effetti, tanto nel 2001 quanto nel 2008, come segretario, le ha prese di santa ragione. E visto che è si è sempre ostinato a prendere lui tutte le decisioni importanti, come quella, letale, del “correre da solo” nel 2008 e che ha sempre dedicato molte energie a escludere dalle luci della ribalda tutti i pezzi grossi, piccoli e medi del suo partito (quello vecchio e quello nuovo), non si capisce come possa sfuggire a questo, sia pur impietoso, giudizio. Anche il paragone con Attila, per quanto sforzato, trova una sua giustificazione: è difficile che, dopo certe sue incursioni, come la campagna sul “voto utile” o la porcata della legge elettorale per le Europee, nei pascoli della sinistra ritorni a crescere l’erba. Anche chi, come noi, non si occupa particolarmente di cose parlamentari, può giudicare per quel che vale la pretesa di creare dal nulla, a base di belle parole, una maggioranza che, storicamente, non c’è mai stata e dà inizio all’impresa smantellando una maggioranza che invece, bene o male, c’era. Differenze tra i due personaggi, naturalmente, ce ne sono. La principale è che Bertie Wooster fa ridere e Veltroni no, a meno di riuscire a ridere delle proprie disgrazie. E mentre le vicende in cui è coinvolto il primo finiscono immancabilmente bene, perché dietro le quinte si dipana l’imperscrutabile attività di tutela del grande Jeeves, quelle di cui è protagonista il secondo non offrono altrettante garanzie. Un Jeeves alle spalle Veltroni proprio non ce l’ha mai avuto e anche se di candidati al ruolo, con i baffi o senza, c’è sempre stata una certa abbondanza. Nessuno di loro, peraltro, è mai sembrato particolarmente adatto alla parte. Eppure non molla mai, è sempre lì. Non che resti ad affrontare le conseguenze dei suoi fallimenti, questo no: lui dà le dimissioni, si fa eleggere sindaco, va in Africa o si rifugia in qualche altro buon ritiro, proprio come il suo omologo letterario, quando la situazione si faceva un po’ aggrovigliata, fuggiva all’alba con il treno del latte, ma è sempre pronto a tornare in campo. Anche dopo le ultime dimissioni ha detto che a ritirarsi a vita privata non ci pensa nemmeno. Proprio come Bertie, che a zia Dahlia, dopo quel po’ po’ di invettiva trova ancora il coraggio di rispondere: “Sì, sono d’accordo con te che le cose non sono esattamente al massimo, ma su con la vita. È raro che un Wooster si trovi bloccato in via definitiva.” Al che lei risponde terrorizzata “Vuol dire che dobbiamo aspettarci che da un momento all’altro tu tiri fuori un altro dei tuoi progetti?” e, avutane le conferma, conclude: “Lo sospettavo. Ci mancava anche questa. Non vedo come la situazione possa essere peggiore di quella che è, ma non dubito che riuscirai a renderla tale. Con il tuo genio e la tua intuizione, troverai il modo. Forza, Bertie, forza, va pure avanti! Io ormai ho superato la fase delle preoccupazioni. Anzi, riuscirò persino a provare un flebile interesse osservando in quali abissi d’inferno, sempre più cupi e profondi, riuscirai a spingere questa casa. Va pure avanti, ragazzo.” Povera donna, come la capiamo.


martedì, 28 aprile 2009

Emergenza Influenza Suina. Intervista al Ministro Secchioni

Bene, carij e idolatratij teleaspettatorij, una nuova emergenza mondiale he alle porte, come tutti sapethe. L'influenza derivata daima iali sta esplodendo un pò ovunque e noi dell'INSEMINATORE ROMANO'O non siamo rimasti con le mani'n mano'o. Grazie ai nostrij potentij mezzij & aderenze siamo riusciti adin tervistare nientepopò (pipì) di meno che il Ministro della Sanità Secchioni, che ci ha quindi phornito le misvre che il ns.ro walido Governo st'approntando proprio in queste ore. Sono rivelazioni sconvolgentij che solo noi dell'INSEMINATORE potevamo darvij. Siamo molto phiery di chò, anche se cj rendiamo conto, cj, che per alcunij di voij qveste riwelazioni costitviranno uno choc. Vi preghiamo quindi della maxima attenzione. Ocho, veh, ocho.

Brunazzi:   "Bvongiorno, Ministro. Com'è la situazione attualmente?"
Secchioni:  "Un disastro, un disastro. Gli ascolti sono in calo continuo. Persino il Bagaglino ha dovuto chiudere, porcapaletta..."
Brunazzi:   "Scvsi, ministro, ma a noi interessa sapere dell'influenza suina. Lei è il Ministro della Sanità!"
Secchioni:  "Chi, io? Ah, sì?"
Brunazzi:   "Secchioni, non faccia il pirla. Basta con gli scherzi stupidij per baNbyni scemij. La sitvazione è grave. Il morbo inphuria..."
Secchioni:  "Il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca..."
Brunazzi:   "Vabeh, ho capito. La salvtiamo signor Ministro. Quando si riprende dalla sbronza ci faccia sapere, neeh?"
Secchioni:  "Nonnò, aspettij. Adesso le risponderò serjamente..."
Brunazzi:   "Alla buon'ora. Ci dica, siamo tutt'orecchij"
Secchioni:  "Allo stato attvale, il nostro Governo ha stvdiato alcvne mysvre che ryteniamo le più adatte alla pandemia potenziale. Tvtto meryto del Ns.rot Capo del Governo che dephinire vn Genio secondo me è poco..."
Brunazzi:   "Secchioni, tagli corto. Che cavolo di misvre ha stvdiato questo Genio?"
Secchioni:  "Intanto abbiamo phatto vna modiphica iNportante alla neonata legge sui clandestinij, includendo accanto alla categoria negri anche la categoria virus..."
Brunazzi:   "Ehhh??"
Secchioni:  "In pratica, se su un barcone di clandestinij proweniente dall'Aphrica viene individuato un virus, viene ymmediatamente arrestato e condotto nel CIE di LaNpedvsa insieme ai negrij del barcone"
Brunazzi:   "Ma così si inphetteranno tuttij!!"
Secchioni:  "E quello che sper... ehm, cioè, è quello che cercheremo assolvtamente di evitare. Metteremo il virus in una cella da solo e gvardato a wista dai secondinij del carc... ehm, del CIE, apphinchè nonnuoccia a nessvno"
Brunazzi:   "Vabeh, e poij?"
Secchioni:  "Poicon un'ordinanza del magistrato lo mvniremo di un phoglio di via, intimandoglij di lasciare il svolo nazionale entro 48 ore..."
Brunazzi:   "Ma sono troppe, Ministro. E se quello non senevah, opeggio, si dà alla macchia?"
Secchioni:  "In questo caso abbiamo istrvito un apposyto corpo dell'Arma dei Carabinieri, che gli daranno vna caccia senza qvartiere, senza dargli respyro"
Brunazzi:   "Ministro, mi gira la testa. Le vorrei solo ricordare che vn virvs è microscopycoh! Come pharanno a riconoscerlo?"
Secchioni:  "Abbiamo pensato anche a qvesto. Abbiamo phornito ai meNbri del svddetto corpo inwestigativo un mycroscopjo e vn identikit del virvs, esegvito da alcvnij dei nostrij più validij disegnatorij"
Brunazzi:   "Nonci posso credere, nonci"
Secchioni:  "Ci creda, ci creda pure. Anche perchè detto identikit sta per exere phornito a tvtte le gvardie di phrontiera, gvardie di phinanza, e addetti alla sicvrezza dei volij. Insomma, siamo in una botte de fero, come si dice qui a ROMA"
Brunazzi:   "Senta, Ministro, ma mettiamo il caso che il virvs sphvgga lo stesso ai controllij così minuziosij di Carabinierij e Guardia di Phinanza. E mettiamo, sempre peri potesi, che il bastardo..."
Secchioni:  "Comunista..."
Brunazzi:   "Vabeh, pure comvnista, ammettiamo che riesca a inphettare buona parte della popolazione del nostro Paese..."
Secchioni:  "In qvesto caso scatta svbito il Piano Dve, che prevede la distribvzione di quattro (5) milioni di bvstine di medicinali, che noi prewidentemente abbiamo accvmvlato nei nostrij depositij..."
Brunazzi:   "Ah, bene. Phinalmente vna misvra seria. E come avverebbe la distribvzioneh?"
Secchioni:  "Basta inviare richiesta mediante lettera raccomandata entro e non oltre dieci giorni dall'awenvta inphezione nel paziente, ed in capo a non più di dve (4) settymane il Ns.ro Egr.io Serv.io Postale recapiterà a casa dell'inphettato la bvstina coj medicinalij da sciogliere IMMEDIATAMENTE in acva!"
Brunazzi:   "Sì, caNpacavallo. Uno pha in teNpo a morire tredici volte..."
Secchioni:  "Abbiamo previsto anche qvesto. Insieme alla bvstina coi medicinalij verrà inviata anche vna (3) copya della Bibbia personalizzata con le iniziali del moribondo in copertina, con le indicazioni su dove troware le preghiere da recytare per la bisogna"
Brunazzi:   "Ma io sono trasecolato. Spero solo che lei abbia bevvto e di brvtto, anche"
Secchioni:  "Sì, è proprio così. Ho appena bevvto vna bvstyna di medicinalij a scopo prewentivo. Sa, prewenire è meglio che ciulare, ehm... cvrare"

Amicij teleaspettatorij, qui phinisce la nostra interwista al Ministro della Sanità Secchioni. Un'intervista dai contenvtij phortij, ma qvesto ve l'avevamo anticipato. Certamente nemmeno noij credevamo così phortij. A questo pvnto, che dire? Per chi crede in Dio, speriamo che Dio ce la mandi buona... e magari senza mutande, come diciamo noi ateij. E qvesto è tvtto dalla redazione dell'INSEMINATORE ROMANO.