domenica 11 marzo 2012

Rivogliamo i nostri marò



Tiene ancora banko la wicenda dei nostri marò imprigionati (photo in alto). Siamo andati achie dere ilper Chè al Generale Lapislazzuli, coman Dante incappo (e maggiore aszionista) delle Forze Armate S.p.A.


D:  "Comandante, come stanno i suoi marò?"
R:  "Non me ne parli, sono anni che li uso solo per pisciare"
D:  "Cj dev'exere 1 equino, ehm, equivoco... in tendevo dire i "nostri" marò, quelli secvestrati in India"
R:  "Stanno al caldo, beati loro, altro che qui, che siamo a zero... in tutt'i sensj"
D:  "Coman Dante phaccia laper sonase Ria! Ino stripo weri marò son'accvsati Dio Micidio"
R:  "Ah, QUEI marò... sih, bheh, stiamo phacendo ilpos Sibile per loro, miccreda"
D:  "Ecioeh?"
R:  "Abbiamo mandato de' virvs sui siti indiani digastro nomia, cosih non sapranno maj come mangiarseli..."
D:  "Malei stascher Zando, veroh?"
R:  "Nonnoh, dico svl serjo... vna wolta checa piranno che nonso nocom mestibilij, celi restitviranno svbito"
D:  "Coman Dante Lapislazzuli, mime rawiglio dilej... lacre devo piuh serio... Oddio, sean chele phorz'armate cide lvdono cosih, siamo messi male!"
R:  "Maper Chè sela prende tanto? I miei marò meli cvro jo, lej pensj a' suoy, echecaz"
D:  "Perlul tima wolta: cela phacciamo aripor tarli accasa onnòh?"
R:  "Massì rompimarò che nonè altroh... &orabasta, chede voan Dare al WuCì... cosih poi lain Phormo come stanno intem Poreale, ok?"


Poveri marò, sono dawero in brvtte manj, eh ilca sodidir Loh. Ci iscvsiamo pernon poter Vidare notizie aggiornate o annun Ziarvi laso lvzio nedelca So. Oremus.

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