venerdì 27 gennaio 2012


Bene, inavgvriamo oggj la nuova rubrica "Un poeta per les Tate", e abbiamo con noi vn giovane virgvlto dal nome eNblematyco di Evgenio Mortale, avtore della raccolta cult "La mano stanca", che ha già avuto ben 370 edizioni e tradotta in 97 lingve e dialettij, pvrtroppo ad opera della Casa Editrice concorrente Edizioni del Cane Gassato & Glassato. Ma l'onore di averlo qui tra noi era thale che ab'biamo wolentierj chivso vn (1N) occhio'o. Ecco qui, in diretta e appestato pervoj, il poeta Evgenio Mortale (applausi: clapclapclap, ok basta applausi).


P: E' per me vn onore averla qui, su questo blog...


E: Sono io che mi congratulo di essere qui, non si preoccupi...


P: Lei èlas'tro nascente della Povesia Italiana. Il suo lybro ha già venduto tre milioni di copie all over the world... ci parli della sua genesi, della sua gnosi, insomma, ci dica qualcosa...


E: Bè, come phorse lei NON saprà, io provengo dalla provincia piemontese, e ivi mi sono phormato anche per quanto riguarda le mie letture poetiche. Mi reputo vn grande ammiratore nonchè allievo ideale di Gozzano, Fenoglio e del grande, mitico, Cesare Pavese dal quale ho mvtuato il tytolo del mio libro. Pavese scrisse inphatti "Lavorare stanca". Bene, io sono andato oltre al concetto Pavesiano di lavoro che stanca, per approdare inphine al suo sbocco natvrale, che è appvnto "La mano stanca".


P: Ma è incredibile: "Lavorare stanca" = "La mano stanca"! Ma Lei è Vn (1n) Genio, Mortale!


E: In epphetti il mio vero nome non è Eugenio ma E'ugenio... uhuhuhuh... uhuhuhu... huhuhuhuh... huhu... coffcoffcoffcoff... argh, sput, coff...


P: Ehm, sì, ecco, allora... bene, immagino che ora lei vorrà darci un piccolo saggio della sua vena poetica...


E: Essendo inphatti vn genio, avevo previsto questa ewentvalitah, e mi accingerei ora a declamare il testo che ha dato il tytolo al lybro e mi ah reso ymmortale...


P: Addirittura... boh, se lo dice lei. Prego, il blog è tutto suo.


E: Stia tranquillo, sono versi lirici & memorabili... prego, o mio pvbblico, fate silenzio apphinchè la mvsa poetica possa esprimersy compivtamente... ecco, dunque, sì...

LA VOGLIA E' TANTA
LA FIGA MANCA
SUL CAZZO SCIVOLA
LA MANO STANCA

P: Ma cosa sta dicendo??? Ma lei è un pazzo!!! Massi vergognij!!!


E: Di Mortale/Battisti/Mogol, avete ascoltato "La mano stanca"...


P: Ma quale Battistimogol del cavolo... ma lei è un pazzo, un delinquente!!!


E: Phorse lei non ha colto il sottile signiphicato Colto che sta "dietro" alla mano stanca...


P: Ma quale signiphicato, ma quale colto, ma quale "manostanca". Ma lei è matto, lei è un coglione!!


E: Ripeto, lei non ha colto...


P: In compenso la colgo adesso!!! (centrandolo in faccia con un ferro da stiro)


E: Ahiaaa!!! Sì... stavolta mi ha colto...


P: E adesso phuori, sene vada via... poeta dei miei corbelli... scvsate amicj lettorj, ma siamo invasi da pazzi scatenati... presvnti poeti... letterati phrustrati... vi givriamo solNmente che nonac'cadrà maipiuh... e miau guro di avere tvtta la vs.tra coNprensione.

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