domenica, 22 giugno 2008

Taci, ascolta... sulle
soglie del bar
non odo parole che tu dici
umane,
ma odo soltanto rutti &
bestemmie
di sbronze colossali &
sovrane!
Ascolta... piove... dalle
bottiglie sparse...
piove nelle gole assetate e
riarse,
piove Albana ad ogni ora
della settimana,
piove Sangiovese ad ogni
giorno del mese,
piove Chardonnay da
mezzogiorno alle tre,
piove Chianti sui nostri
amor'infranti,
piove Tavernello sulla
faccia di tuo fratello,
piove Barbera sul far della
sera,
e piove sui nostri volti
silvani e sulle
nostre mani che i calici
tengono alti,
o
Hermione...
Ascolta... il vino discende
leggero
come un torrente dai tini
stipati in cantina,
e riempie le gole con un
crepitìo
che dura e varia
nell'aria,
secondo le bocche più rade
o men rade!
Ed ogni tipo di vino ha
un suono,
un suono diverso da
ognuno,
strumenti diversi per
ogni
tipo di uomo e di
gusto...
ed immersi noi siamo nello
spirito d'alcool,
di vite arborea viventi, ed
il tuo volto
ebbro è molle di vino come
una foglia,
e le tue chiome auliscono
come
le chiare ginestre, o
etilica (1)
creatura terrestre, che di
nome
sei sempre
Hermione...
Ascolta di nuovo... il
tinnar delle bottiglie
si fà più intenso, si fà
sotto la pioggia
che cresce, mentre il
gestore del bar
il vino lui mesce,
nell'umida cantina
remota. Più sordo e più
fioco si allenta
e si spegne. Soltanto
un'astemio,
solitario e vano,
protesta...
indi si spegne, poi
risorge, protesta...
e di nuovo, ecco, si
spegne...
Ora si ode nei bicchieri
scrosciare
la pioggia rubizza che
monda,
lo scroscio che varia
secondo
la sete più fonda o men
fonda...
e inesorabilmente,
piove...
piove Albana ad ogn'ora
della settimana,
piove Sangiovese ad ogni
giorno del mese,
piove Bardolino sull'iniziar del
mattino,
piove Prosecco, che se piove non è più secco,
piove Lambrusco su quel tuo modo brusco,
piove Chardonnay da
mezzogiorno alle tre, (2)
piove Chianti sulle aureole dei santi,
piove Tavernello sulla
faccia di tuo fratello,
piove Cannonau sul mio
cagnolino quando fa "bau", (3)
piove Barbera sul cominciar della
sera,
piove Sauvignon... piove
Sauvignon e basta,
che nun c'ho trovato da fà
la rima...
e piove infine
Valpolicella,
sulla favola bella, che
ieri
ci illuse, e che oggi
c'inebria...
o
Hermione!
(1) Qui ce la caviamo con "etilica", ma la
domanda rimane sempre quella: di che sesso è Hermione? D'Annunzio stesso non ci
ajuta in quanto egli stesso in una lettera conphessa che anche lui "provò ciò
che donna prova". Ciò sta alymentando una diatriba (o diàtriba) da decenni. Hans
Wurth-Kulkhammer pubblicò un libro nel 1956: "D'Annunzio era frocio: ecco le
prove" (Baden-Baden, Ed. Schwarz & Roth), che provocò un'irata risposta da
parte dello studioso svizzero Peter Gutzi-Gatzi, che rispose di lì a due anni
con: "Era frocio sti cazzi. Trombava e come. Ecco le photo" (Sciaffusa, Ed.
Bloom & Steiger). Ciò provocò ancora vari libelli fra i due fino a
sphociare in una sphida a duello che per fortuna non fu mai consumata. E
comunque, il dubbio resta.
(2) Lo Chardonnay c'ha le fasce orarie: da
mezzogiorno alle tre. Chissa perchè. Vallo a sapè. Nun lo chiedere a me.
(3) Povera bestia, ogni volta che abbaja gli
arriva in testa una damigiana da venti litri de vino. C'ho il veterinario che
cor cane mio se sta affà la villa a Fregene, li mortacci sua.
Nessun commento:
Posta un commento