domenica 22 gennaio 2012

Correva l'anno 2008...


domenica, 22 giugno 2008



firenze 120Il calorosissimo pubblico emilio-romagnolo ha tributato ieri sera un'ovazione interminabile nella bolgia del Palaphiera di Forl, gremito da circa 4000 persone, agli interpreti del musical Cats, (photo a ds il regista in un momento di relaks). In scena una ventina di artisti fantastici, cantanti, attori, ballerini ed acrobati, accompagnati da un'orchestra dal vivo mimetizzata dietro al palcoscenico.  Uno spettacolo che rimarrà a lungo nella mente dei fortunati mortali che vi hanno assistito. Ma se la Romagna piange, l'Emilia di certo non ride. L'associazione culturale "Via de' Poeti" ha iniziato la lunga serie delle serate estive bolognesi, con una serie di appuntamenti in vari lochi della città in cui si svolgerà il Primo Campionato Nazionale di Slam Poetry (improvvisazione poetica), alternate a serate di presentazione di libri, letture a tema, ospiti musicali e cabarettisti. Di fatto sono tre i posti dove si svolgerà il tutto: la storica sala del Baraccano, la "Scuderia" di Piazza Verdi, e il quadriportico medievale del Vicolo Bolognetti, sede del quartiere San Vitale. In scena poeti da ogni dove: i mitici Molinaro e Catalano da Torino, alcuni rappresentanti dell'Accademia dell'Ottava di Castiglion Fibocchi (Arezzo), e tanti altri compreso il vecchio ma sempre presente Alcyde Brunazzi, che, per la prima serata, domenica scorsa, ha tirato fuori uno dei suoi assi pezzi da 90: "La pioggia del vigneto", una versione enologica della "Pioggia nel pineto" di Gabriele D'Annunzio. E ci sta pure un sottotitolo: "Ma secondo voi di che sesso era Hermione?". Nome androgino, riportato in auge dalla saga di Harry Potter, insomma, non si capisce. 


Taci,  ascolta...  sulle  soglie  del  bar
non  odo  parole  che  tu  dici  umane,
ma  odo  soltanto  rutti  &  bestemmie
di  sbronze  colossali  &  sovrane!

Ascolta...  piove...  dalle bottiglie sparse...
piove  nelle  gole  assetate  e  riarse,
piove  Albana  ad  ogni  ora  della  settimana,
piove  Sangiovese  ad  ogni  giorno  del  mese,
piove  Chardonnay  da  mezzogiorno  alle  tre,
piove  Chianti  sui  nostri  amor'infranti,
piove  Tavernello  sulla  faccia  di  tuo  fratello,
piove  Barbera  sul  far  della  sera,
e  piove  sui  nostri  volti  silvani  e  sulle
nostre  mani  che  i  calici  tengono  alti,
o  Hermione...

Ascolta...  il  vino discende  leggero
come  un  torrente  dai  tini  stipati  in  cantina,
e  riempie  le  gole  con  un  crepitìo
che  dura  e  varia  nell'aria,
secondo  le  bocche  più  rade  o  men  rade!

Ed  ogni  tipo  di  vino  ha  un  suono,
un  suono  diverso  da  ognuno,
strumenti  diversi  per  ogni
tipo  di  uomo  e  di  gusto...
ed  immersi  noi  siamo  nello  spirito  d'alcool,
di  vite  arborea  viventi,  ed  il  tuo  volto
ebbro  è  molle  di  vino  come  una  foglia,
e  le  tue  chiome  auliscono  come
le  chiare  ginestre,  o  etilica  (1)
creatura  terrestre, che  di  nome
sei  sempre  Hermione...

Ascolta  di  nuovo... il  tinnar  delle  bottiglie
si  fà  più  intenso,  si  fà  sotto  la  pioggia
che  cresce,  mentre  il  gestore  del  bar
il  vino  lui  mesce,  nell'umida  cantina
remota.  Più  sordo  e  più  fioco  si  allenta
e  si  spegne.  Soltanto  un'astemio,
solitario  e  vano,  protesta...
indi  si  spegne,  poi  risorge,  protesta...
e  di  nuovo,  ecco,  si  spegne...

Ora  si  ode  nei  bicchieri  scrosciare
la  pioggia  rubizza  che  monda,
lo  scroscio  che  varia  secondo
la  sete  più  fonda  o  men  fonda...
e inesorabilmente,  piove...

piove  Albana  ad  ogn'ora  della  settimana,
piove  Sangiovese  ad  ogni  giorno  del mese,
piove  Bardolino  sull'iniziar  del  mattino,
piove  Prosecco,  che  se  piove  non  è  più  secco,
piove  Lambrusco  su  quel  tuo  modo  brusco,
piove  Chardonnay  da  mezzogiorno  alle  tre, (2)
piove  Chianti  sulle  aureole  dei  santi,
piove  Tavernello  sulla  faccia  di  tuo  fratello,
piove  Cannonau  sul  mio  cagnolino quando fa "bau", (3)
piove  Barbera  sul  cominciar  della  sera,
piove  Sauvignon... piove  Sauvignon e basta,
che  nun  c'ho  trovato  da  fà  la  rima...

e  piove  infine  Valpolicella,
sulla  favola  bella,  che  ieri
ci  illuse,  e  che  oggi  c'inebria...
o  Hermione!


(1) Qui ce la caviamo con "etilica", ma la domanda rimane sempre quella: di che sesso è Hermione? D'Annunzio stesso non ci ajuta in quanto egli stesso in una lettera conphessa che anche lui "provò ciò che donna prova". Ciò sta alymentando una diatriba (o diàtriba) da decenni. Hans Wurth-Kulkhammer pubblicò un libro nel 1956: "D'Annunzio era frocio: ecco le prove" (Baden-Baden, Ed. Schwarz & Roth), che provocò un'irata risposta da parte dello studioso svizzero Peter Gutzi-Gatzi, che rispose di lì a due anni con: "Era frocio sti cazzi. Trombava e come. Ecco le photo" (Sciaffusa, Ed. Bloom & Steiger). Ciò provocò ancora vari libelli fra i due  fino a sphociare in una sphida a duello che per fortuna non fu mai consumata. E comunque, il dubbio resta.

(2) Lo Chardonnay c'ha le fasce orarie: da mezzogiorno alle tre. Chissa perchè. Vallo a sapè. Nun lo chiedere a me. 

(3) Povera bestia, ogni volta che abbaja gli arriva in testa una damigiana da venti litri de vino. C'ho il veterinario che cor cane mio se sta affà la villa a Fregene, li mortacci sua.


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